Nei giorni scorsi, il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, assieme al sottosegretario Roberto Reggi, avevano annunciato un piano di riforma della scuola. Tra i punti chiave figuravano l’abolizione dei corsi TFA e PAS, oltre che delle graduatorie. Queste novità non sono andate certamente giù al personale scolastico, tra il quale serpeggia già il malumore.
A pochissimi giorni dalla presentazione della proposta del Governo, il SISA, Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, ha già annunciato una protesta che terminerà con uno sciopero della scuola fissato per il 26 settembre 2014. Il SISA ha dichiarato che i giovani insegnanti e i precari della scuola meritano dignità e lavoro; inoltre, ha aggiunto che le ore complementari che i docenti saranno chiamati a svolgere al pomeriggio, saranno a tutti gli effetti ore obbligatorie al mattino, così come per le ore di supplenza.
Oltre al Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente, potrebbero presto scendere in piazza anche altre organizzazioni a tutela dei dipendenti della scuola, per uno sciopero generale che il 26 settembre 2014 farà sentire la voce unanime degli insegnanti.
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