Continuano le indagini sull’omicidio di Yara Gambirasio, con Massimo Bossetti che si trova in carcere da 1 mese e attende di poter vedere i 3 figli. Intanto gli inquirenti continuano ad indagare sull’uomo e sulla sua vita per poter trovare dei riscontri da abbinare al già grave indizio del DNA. Mentre alcuni esperti sono convinti che il solo DNA non basti a condannare un uomo, la Procura invece ritiene questo una prova gravissima, ma nonostante tutto per rafforzare l’impianto accusatorio stanno cercando altre prove come i filmati delle telecamere, le celle telefoniche, le tracce di peli e le abitudini di Massimo Bossetti.
Finora non è emerso molto, ma dall’Eco di Bergamo l’ultimo rumors riguarda alcune immagini pornografiche trovate nella memoria del computer fisso di Massimo Bossetti. In realtà allo stato attuale, queste immagini non sono rilevanti, primo perché sono immagini pornografiche e non pedopornografiche e secondo perché è un reperto comune trovabile nel computer di tante persone, senza contare che i componenti del computer di Bossetti in passato appartenevano ad altre persone, quindi potrebbe anche essere che non fu neanche l’uomo a scaricare quelle immagini. Da quello che emerge quindi, anche sui PC di Massimo Bossetti non ci sono tracce riconducibili a Yara, un po’ come sulle auto dell’uomo. L’indagine dunque, si basa solo su quel DNA.
I commenti sono chiusi.