La nuova settimana si è aperta incerta per i disegni di legge in esame presso la commissione Giustizia al Senato. Nelle ultime settimane c’è stato un brusco rallentamento nell’iter, tanto che in molti sostengono che ci sia mancanza di volontà dei politici di approvare le misure di clemenza. È da dire che si tratta di un tema abbastanza delicato, ma negli ultimi mesi si è data speranza a migliaia di detenuti, perciò bisognerebbe evitare di andare avanti se non si intende procedere con l’approvazione di tali misure.
Anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è intervenuto a riguardo, ribadendo che se non si vuole che sia la fiera dell’ipocrisia, bisognerebbe dire che si tratta di un tema elettoralmente indigeribile, spesso anche politicamente. Ha poi proseguito dicendo che serve una maggioranza di due terzi per votarlo e, non riuscendo a trovare una tale maggioranza sul superamento del bicameralismo, figuriamoci su amnistia e indulto. Dunque, l’ipotesi di applicazione delle misure di clemenza va sempre più scemando, nonostante i DdL restano in esame al Senato da settimane. Va segnalato, però, che in questi ultimi mesi si è ridotto il numero dei detenuti italiani, ma ancora non si è superato il problema del sovraffollamento delle carceri, per il quale si cercano soluzioni alternative.