Massimo Giuseppe Bossetti, il 44enne muratore di Mapello accusato di essere il killer di Yara Gambirasio potrebbe essere innocente. Le parole sono quelle degli Avvocati della Difesa, che dopo la negata scarcerazione per l’uomo, avrebbero rivelato che nella relazione dei Ris a proposito delle tracce ematiche trovate nei leggings e slip della 13enne, non era chiaramente specificato che quel DNA potesse appartenere senza dubbio a Bossetti.
Come cita La Repubblica, nella relazione si legge la traccia di DNA ” non consente di diagnosticare in maniera inequivoca le tracce lasciate da ‘Ignoto 1’ sui vestiti di Yara“. Insomma, mentre il Gip sostiene che quel DNA sia una traccia ottima, nella relazione suddetta qualche dubbio rimane. Sempre i legali di Bossetti, affermano che sia la cella telefonica, sia la polvere trovata nei polmoni di Yara non possono riferirsi come prove inconfutabili della colpevolezza del muratore di Mapello. Le celle infatti non hanno dimostrato con certezza dove si trovasse la vittima negli ultimi istanti di vita, ma solo con approssimazione nella zona di copertura della cella stessa, ovvero Brembate e non Mapello. Tutto ciò va ad aggiungersi, al nuovo testimone che avrebbe raccontato di aver volato sopra il campo di Chignolo nei giorni a seguire la scomparsa di Yara e che quel corpo li non c’era.
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