Dopo la presentazione della Legge di Stabilità da parte del Governo, è forte la delusione dei lavoratori cosiddetti disagiati. Non si è fatto nulla per modificare il sistema previdenziale e le soluzioni per questi italiani non sono arrivate. A pagarne le spese, di questo mancato provvedimento sono specialmente i lavoratori precoci, che hanno iniziato a lavorare in giovane età e non possono andare in pensione nonostante il raggiungimento del requisito contributivo. Per loro non è giunta ancora l’età. Anche per coloro che svolgono lavori usuranti non è stato fatto nulla, così come per i Quota 96 del comparto scuola.
Le proposte fatte da Cesare Damiano per una pensione anticipata per queste categorie di lavoratori non sono state affatto prese in considerazione. La maggior flessibilità d’uscita dal mondo del lavoro, dunque, non c’è affatto e permangono gli stessi problemi che avevamo prima della presentazione della Legge di Stabilità. Solo gli esodati avranno la possibilità di beneficiare della sesta salvaguardia, mentre per tutti gli altri non è ben definito il futuro. Dall’Inps, però, fanno sapere che il prestito pensionistico potrebbe essere una delle soluzioni possibili per risolvere la questione relativa ai lavoratori disagiati.
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