E’ arrivata ad una svolta definitiva e nel peggiore dei modi il caso di Elena Ceste, la 38enne di Costigliole d’Asti cui corpo è stato trovato sabato scorso a soli 2 km da casa sua. La donna, che avrebbe compiuto appunto 38 anni il 25 ottobre, era sparita il 24 gennaio scorso, una fredda mattina quando il marito Michele Buoninconti era andato a portare a scuola i 4 figli.
Dopo 9 mesi di ricerche e piste rilevatesi infondate, come un avvistamento a Tenerife, un altro a Padova e persino il convento, la settimana scorsa due operai hanno trovato il corpo in avanzato stato di decomposizione. Si era subito pensato alla giovane donna, ma senza certezza perché quel copro poteva appartenere anche ad quell’imprenditore scomparso a febbraio sempre dall’astigiano.
Dopo 4 giorni di attesa sono arrivati i risultati dell’autopsia. Elena Ceste è morta, è sul quel corpo. Finisce un mistero ma ne inizia un altro. Elena è stata uccisa? Quel corpo è sempre stato li o fu portato dopo da qualcuno o dalla corrente di acqua e fango? I RIS stanno iniziando in queste ore l’autopsia sul corpo per capire come è morta la 38enne e soprattutto se si tratta di omicidio o suicidio. Perché se Elena si è suicidata di certo non l’ha fatto in quel posto dove l’acqua della diga è alta pochi centimetri. Secondo l’amica Morena Deidda, Elena è stata uccisa. Ma il mistero inizia solo adesso, perché si dovrà capire chi è stato e soprattutto come.