L’Organizzazione Mondiale della Sanità, meglio conosciuta come OMS, ha comunicato gli ultimi dati relativi all’epidemia di ebola, aggiornando la mappa del contagio. Ad oggi si contano oltre 10 mila persone colpite dal virus ebola, tra cui ben la metà decedute. Si tratta di cifre ben più superiori alle precedenti epidemie, perciò cresce il panico fra la gente, anche nei Paesi occidentali, dove ad oggi si sono registrati sporadici casi.
I casi accertati sono 10.141, con 4.922 decessi. Fra loro c’è anche una bambina di pochi anni morta alcuni giorni fa in Mali. In questo Paese africano sono dunque scattate le procedure di emergenza, ma preoccupa il fatto che la piccola ha percorso un tragitto ancora poco chiaro dalla Guinea. Prima di giungere a Kayes, la bambina aveva viaggiato in autobus per oltre mille chilometri, facendo tappa anche a Bamako lungo la traversata. Per sicurezza sono state messe in quarantena una cinquantina di persone, ma il pericolo è che altri siano stati contagiati dall’ebola. Le zone più colpite dal virus sono Sierra Leone e Guinea, ma troviamo anche Liberia, Senegal e Nigeria tra i Paesi maggiormente colpiti.
Oltre alla gente del posto, sono altamente a rischio gli operatori sanitari e i medici che prestano servizio in Africa e sono a contatto con i malati. Proprio due medici di ritorno in Italia sono stati messi in quarantena, si tratta di un medico e un’infermiera che sono stati in Sierra Leone. Nessuno dei due ha avuto contatto diretto con affetti da abolla, ma dato che questo Paese è tra i più colpiti al mondo è meglio mantenere prudenza. Se dovessero presentare sintomi dell’ebola, i due italiani verrebbero ricoverati in alto isolamento, questo è ciò che riporta il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Dunque, ad oggi, l’Italia è sicura e non vi è ancora rischio di contrarre il virus.