Manca ancora molto alla svolta per il caso di Elena Ceste perché finché non ci saranno tutti i risultati dell’autopsia, nessuno potrà davvero capire come è morta la 38enne. Il marito resta indagato, ma non c’è ancora la certezza che Elena è stata uccisa. per adesso si sa solo che non ha assunto psicofarmaci e che non è stata accoltellata.
Intanto nel giallo di Elena Ceste è spuntato anche un mitomane, ora denunciato per false testimonianze. Quest’uomo, un imprenditore edile di Savona ma originario della provincia di Bari, si è inventato di sana pianta delle chat con Elena, modificando le conversazioni mai avite con la donna.
Vito, questo il nome del mitomane era stato anche intervistato da Quarto Grado e Chi l’ha visto, ma le sue parole non avevano convinto nessuno. L’uomo raccontò di aver chattato con Elena nel novembre 2013 e in quell’occasione la Ceste gli raccontò che il marito la maltrattava, che aveva un’amante e che la minacciava in caso di separazione. Chat mai avute e create dall’uomo, probabilmente con l’aiuto di un software. Il 38enne è stato denunciato e piangendo ha detto di aver fatto tutto questo per avere un po’ di notorietà in TV.
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