In questi giorni il Governo è alle prese con gli emendamenti alla Legge di Stabilità che sono sotto esame ed in attesa di ricevere il via libera oppure no. Tanti sono i provvedimenti dichiarati inammissibili, mentre altri sono sotto la lente d’ingrandimento e, sia la Commissione Bilancio che la Ragioneria di Stato, starebbero cercando di capire se siano ammissibili. Tra questi anche alcuni emendamenti riguardanti il tema previdenziale. In primo piano troviamo soprattutto la questione dei Quota 96 della scuola, l’opzione contributivo donne e le pensioni d’oro.
Nel caso della pensione anticipata per le lavoratrici con calcolo contributivo, resta da capire se possa esserci una proroga dei termini, mentre per quanto riguarda l’ultimo argomento, bisognerà valutare la richiesta fatta dal Movimento 5 Stelle che chiede il ripristino del tetto inserito in origine dalla riforma Fornero e poi tolto. Sul tema dell’opzione donne con metodo contributivo sono ormai scaduti i termini per la domanda di pensionamento anticipato, perciò si starebbe valutando l’ipotesi di prorogare questa possibilità fino al 2018, coinvolgendo così migliaia di lavoratrici, le quali andrebbero a lasciare il mondo del lavoro anticipatamente. Resta da capire se ci siano i fondi per coprire in pieno questa manovra.
Sul fronte delle pensioni d’oro, invece, viene chiesto l’inserimento di un tetto all’assegno previdenziale per i dipendenti statali, che non superi l’80% dell’ultimo stipendio, cosa che oggi non accade. In tempo di crisi non debbono essere soltanto i comuni mortali a stringere la cinghia, ma tutti quanti, ad iniziare da coloro che in certi casi riceveranno addirittura 37 mila euro al mese di pensione.
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