E’ ancora mistero fitto la vicenda di Simona Riso la 28enne di origine calabrese trovata morta nel cortile di casa a Roma, nel quartiere San Giovanni, dove condivideva un appartamento nel seminterrato con il cugino e due studenti francesi. La ragazza è stata trovata esamine nel giardinetto del palazzo da una vicina di casa che intorno alle 7 del 30 ottobre scorso ha visto la ragazza stesa per terra con la maglietta tirata su. Portata in ospedale, la ragazza ancora cosciente avrebbe detto di essere stata violentata ma poco dopo è morta e si è scoperto che Simona aveva il bacino rotto e una costola fratturata che le avrebbe perforato il polmone, questo avrebbe causato la morte.
Della violenza però non è stata trovata tracia, ecco perché rimane un giallo quello che può essere accaduto alla giovane che lavorava come cameriera in un hotel. Tra le ipotesi omicidio o suicidio, ma allora perché la 28enne avrebbe detto di aver subito violenza? Vicino al corpo della ragazza è stato trovato un accendino e una sim e le fratture sembrano compatibili con una caduta dall’alto. Simona Riso era originaria della Calabria e a 19 anni aveva lasciato il suo paese per traferirsi prima a Milano e poi a Roma. In passato aveva sofferto di anoressia e depressione ma negli ultimi tempi sembrava guarita, anche se nella sua vita passata è emersa anche una violenza subita molti anni fa che il fratello però ha voluto smentire.
Secondo la famiglia, la ragazza sarebbe stata uccisa da qualcuno che conosceva le sue abitudini, che l’avrebbe cercata all’alba e poi buttata giù dal terrazzo o magari massacrata di botte. La notte prima Simona l’aveva passata a messaggiare con la ragazza del cugino e con la mamma e poi aveva scambiato dei messaggi con un amico che abita fuori Roma. Alle 4.45 aveva ricevuto la telefonata della madre che ogni mattina la chiamava per svegliarla per andare al lavoro. Alle 8, il ragazzo francese che condivideva l’appartamento con lei era uscito senza accorgersi dei carabinieri nel giardino, tanti misteri intorno a questa vicenda che chiede chiarezza.