Dopo anni di trend negativi, il mercato dei mutui sembra finalmente caratterizzato da segnali di ripresa. Dati statistici alla mano, mutui e prestiti (contratti tanto con le banche quanto con istituti creditizi privati) avrebbero registrato nel 2014 valori in crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Ciò si traduce nella stipula di ben 278.447 accordi tra privati cittadini ed enti preposti all’erogazione del finanziamento. In molti casi il mutuo o il prestito hanno avuto formula finalizzata e sono serviti quindi all’acquisto di una casa.
Investire nel mattone, tradizione più che consolidata in Italia, è stata l’ovvia conseguenza di questo trend. Questo settore dell’economia infatti ha registrato nel corso dell’ultimo anno un incremento di attività pari a circa l’1,6% rispetto al 2013, il che significa che circa 594.431 persone hanno destinato le somme ottenute in prestito proprio all’acquisto di una casa.
Sebbene il mercato dei mutui e quello immobiliare hanno finalmente inanellato una serie di risultati positivi, ciò non vuol dire che l’economia relativa a questi due settori si sia finalmente sbloccata. L’ultimo anno in cui si è registrata una buona crescita tanto dell’uno quanto dell’altro mercato è il 2006. Paragonando i dati appena forniti a quelli relativi a quel momento storico, notiamo che comunque i valori registrati sono ancora lontanissimi dall’eguagliare quelli stimati due anni prima dell’arrivo della terribile crisi economica che ha attanagliato il pianeta. In generale si potrebbe affermare che, prendendo come punto di riferimento recente il 2014, i mercati di mutui e beni immobili hanno avuto un’incidenza sui trend economici dimezzata rispetto a quanto avvenuto nel 2006.