Lorenzo Panichi era un ragazzino come tanti altri: le sue giornate erano fatte di scuola, compiti, pallone, ragazze. Difficilmente l’adolescente avrebbe pensato di poter salire un giorno agli onori della cronaca. Purtroppo però in questo caso si tratta di cronaca nera, di malasanità e di destino avverso.
Lorenzo, 14 anni, era stato ricoverato all’Ospedale Sant’Omero di Val Vibrato per aver accusato dei malori sospetti (dolori alla gabbia toracica e tosse continua). Trascorse poche ore però il giovane è stato dimesso dopo essere stato sottoposto ad un unico esame medico (una banale radiografia). I genitori così, parzialmente rassicurati, hanno riportato a casa il povero Lorenzo. Qui il ragazzo è svenuto e, appena desto, ha chiesto aiuto a mamma e papà: i dolori si erano riacutizzati.
Stavolta i coniugi Panichi hanno deciso di portare il figlio all’Ospedale di Giulianova. Lorenzo però non ha resistito: è morto sull’autolettiga. A quel punto si è reso necessario autorizzare un’autopsia sul cadavere. L’esame ha rivelato che ad uccidere lo sfortunato adolescente di Tortoreto è stata la rottura dell’aorta, evenienza segnalata dai sintomi accusati dal ragazzo. I medici dell’Ospedale Sant’Omero evidentemente hanno attribuito il malessere del giovane a tutt’altra causa.
Come da prassi, e come del resto è giusto che sia, l’ASL di Teramo ha quindi fatto sapere di aver preso provvedimenti: all’indomani dall’autopsia, l’Azienda Sanitaria Locale ha aperto un’inchiesta interna sull’operato dei medici del Sant’Omero. I periti stanno adesso studiando i referti e vagliando le testimonianze dei diretti interessati. Intanto Lorenzo giace già nel piccolo cimitero di Tortoreto.