Il DDL “la buona scuola” proposto da Matteo Renzi è stato ufficialmente approvato alla Camera. Nonostante le innumerevoli proteste che, una volta tanto, hanno unito l’Italia, i nostri parlamentari hanno scelto di dare fiducia alle idee del premier. E pensare che chi occupa i posti di Palazzo Madama e Montecitorio dovrebbe per prima cosa farsi portavoce della volontà del popolo che rappresenta!
A quanto pare però il DDL troverà al Senato una certa opposizione; molti partiti hanno già annunciato di essere totalmente contrari alla “buona scuola” di Matteo Renzi (PD, 5 stelle, FI, SEL e Lega), molti altri invece hanno dichiarato di poter votare a favore soltanto nel caso in cui il premier accetti di modificare alcuni punti del decreto (area moderata del PD).
Sebbene il Presidente del Consiglio sia ormai certo di aver portato a termine questa nuova rivoluzione, gli oppositori gli fanno notare che, soprattutto allo stato attuale delle cose, sarebbe saggio attuare delle riforme ben accette al popolo italiano. Intanto i sindacati minacciano persino il blocco degli scrutini (provvedimento da cui sarebbero ovviamente esclusi i ragazzi giunti all’ultimo anno di scuola elementare, media e superiore).
Matteo Renzi risponde alla minaccia sostenendo che la scuola non dovrebbe avere nulla a che vedere con le idee dei sindacalisti; la manovra “la buona scuola” infatti è stata ideata per potenziare l’offerta formativa italiana e, continua ancora il premier, è un evidente segnale che il governo mira con lungimiranza a costruire il futuro della nostra nazione. Resta solo da chiedersi allora per quale motivo in Italia sono in pochi a vedere qualcosa di buono in questo decreto legge…