Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti è decisamente soddisfatto, pare proprio che nel mese di aprile, il primo mese completo dall’introduzione del Jobs Act, ci siano stati più contratti di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2014. In particolare si parla di 171mila contro i 112mila dell’aprile dello scorso anno, un segnale senza dubbio incoraggiante.
Va poi precisato che molti di questi sono contratti di lavoro a tempo indeterminato, anche grazie all’introduzione della nuova formula delle tutele crescenti. Starebbe invece quasi sparendo l’apprendistato, spesso abusato e prolungato a vita.
Si tratta di stime rapide, fatte dal governo, probabilmente ansioso di far vedere come e sue politiche siano efficaci, anche in vista degli imminenti appuntamenti con le urne in varie regioni. Ad ogni modo, è innegabile che qualcosa, nel mondo del lavoro, si stiamo muovendo e, finalmente, sbloccando.
Restano comunque molto presenti i contratti a tempo determinato: 475.273 ad aprile dello scorso anno, con un’incidenza che nel 2015 scende però dal 66,3 al 62,8% del totale dei nuovi contratti di lavoro.