Stavolta l’attacco terroristico ordito dagli jihadisti doveva colpire i templi di Luxor (Egitto). Nell’agguato, per fortuna andato diversamente dal previsto, sarebbero morti soltanto due kamikaze, un altro invece sarebbe rimasto ferito. L’attentato avrebbe dovuto compiersi nel posteggio antistante il tempio di Karnak e si sarebbe verificato a seguito dell’esplosione della cintura indossata da uno dei tre terroristi.
A quanto pare, le notizie in merito sono ancora alquanto confuse, non si registrerebbero feriti tra i numerosi turisti presenti in zona. Attivato l’ordigno esplosivo, il primo terrorista avrebbe immediatamente trovato la morte. I suoi due compagni, subito individuati dai militari che presidiavano la zona, hanno imbracciato i fucili ed hanno combattuto contro i soldati. Un secondo kamikaze ha così trovato la morte, l’ultimo è stato ferito.
Nelle intenzioni dei fondamentalisti islamici l’obiettivo da colpire sarebbe stato un autobus turistico arrivato proprio durante questa rapida successione di eventi. I templi di Luxor, così come le piramidi di Giza, sono purtroppo luoghi soggetti alle rivendicazioni degli jihadisti; ciò perché, è facile da intuire, proprio in queste zone si concentra il maggior numero di turisti in visita in Egitto.
Nel lontano novembre del 1997, proprio nei pressi dei templi di Luxor, hanno trovato la morte una sessantina di turisti. L’attentato, anche in quella occasione, era stato ordito dai fondamentalisti islamici. La scorsa settimana invece due soldati sono stati assassinati nelle immediate vicinanze del sito archeologico di Giza: si sospetta che, pure in questa occasione, gli autori dell’agguato siano da ricercarsi tra le fila degli jihadisti.