La disoccupazione in Italia resta un grosso problema, ma non mancano i segnali positivi. Nel primo trimestre del 2016 l’occupazione è cresciuta, rispetto al 2015, di un +0,8%.
Il dato si riferisce in particolare agli over 50, un segnale importante che dimostra come le politiche di ricollocamento per chi ha perso il lavoro in età avanzata hanno dato buoni frutti.
Purtroppo non si può dire lo stesso per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Qualcosa si sta facendo, ma è presto per vederne i frutti, ci riferiamo in particolare all’alternanza tra scuola e lavoro. Una buona idea sulla carta, che troppo spesso però si riduce ad una sorta di formazione che si limita solamente a simulare l’azienda, tradendo così la sua missione.
Gli italiani in attività, secondo i dati Istat, sono 22,6 milioni, con un aumento di 242mila unità nell’ultimo anno. Il tasso di disoccupazione è calato dello 0,9%. Oggi in Italia ci sono circa 3 milioni di persone alla ricerca di un lavoro. Sono invece ben 13 milioni i cosiddetti inattivi, ovvero quelli che non studiano, non hanno un lavoro e neanche lo cercano.