Leonardo da Vinci nel 1500 venne chiamato a Venezia dal Doge Agostino Barbarigo, per studiare un sistema difensivo contro un eventuale attacco da terra dei Turchi. Leonardo curioso ed attento osservatore della vita, passeggiando per le calli veneziane, entrò in una “Malvasia” nome dei locali autorizzati a vendere il vino di qualità, quello che veniva dal Mare, dalla Costa dell’Istroveneta, dalla Grecia, dalle isole di Corfù, Rodi, Creta ecc.
Leonardo amava in modo particolare il vino Malvasia, perché lo stesso che, Ludovico il Moro, gli aveva dato quale compenso per il suo capolavoro, Il Cenacolo (l’Ultima Cena) del Refettorio di Santa Maria delle Grazie e purtroppo appena requisita dai Francesi nuovi conquistatori di Milano ancor prima della sua prima vendemmia.
Assorto nei suoi pensieri e assaporando un “goto” (bicchiere) di Malvasia iniziò a schizzare il progetto del Sommozzatore (Palombaro) che però non venne mai presentato alla Repubblica Serenissima perché, forse per un aspetto etico, la riteneva già troppo potente e un simile progetto avrebbe potenziato il suo apparato bellico.
Venezia all’epoca, era l’esclusivista per il commercio del Malvasia nel mondo, a conferma di ciò ricordiamo il famoso viaggio di Piero Querini che nel 1432 partì da Candia (Creta), con un carico di Vino Malvasia da consegnare nelle Fiandre, a seguito di un rovinoso naufragio i pochi superstiti, riuscirono a raggiungere fortuitamente le Isole Lofoten in Norvegia e scoprirono così lo STOCCAFISSO il famoso baccalà.
Per magica alchimia che unisce Acqua, Palombari, Mare, Malvasia e Genio, nasce il progetto commemorativo dedicato a Leonardo da Vinci per i 500 anni, un cofanetto di legno e broccato rosso che contiene un’elegante bottiglia di vino rivestita in seta, prezioso tessuto come quello prodotto dalle antiche filande della Repubblica Serenissima stampata con l’immagine del Palombaro ed il logo “MarVasia” poetica unione tra mare e nome del vitigno e nel retro svegliamo, la parola che chiude l’ultimo taccuino di Leonardo. “VINO”
Il MarVasia è un vino che si valorizza in modo particolare quando viene condiviso in compagnia.
All’assaggio, il vino risulta una piacevole riscoperta degli antichi sapori semplici e schietti, senza bollicine, dal colore giallo paglierino, piacevole al palato leggermente abboccato, sorretto da una giusta gradazione, dal profumo delicato ma persistente, dove il piacere di scoprire lentamente la sua armonia ti obbliga a condividerla con gli amici più vicini, di fronte ad uno splendido piatto pesce fritto e moeche.
È stato presentato con successo al Vinitaly 2019 nello Stand del Veneto alla presenza del Governatore della Regione Luca Zaia. e dove il Premier Giuseppe Conte è stato invitato per portare il suo saluto e messaggio di solidarietà al Veneto per il disastro avuto in montagna lo scorso inverno.
Con il “MarVasia” degustiamo la cultura e la passione di persone che hanno fatto la storia della grande Repubblica Serenissima
Video sul vino di Leonardo Da Vinci al Vinitaly 2019
Il Progetto si è potuto realizzare grazie a:
- Massimo Zanta dell’Ass. Art Way ideatore del progetto
- Tiziano Spigariol presidente dell’Associazione Ea Congrega del Tabàro titolare del marchio MarVasia
- ABCOnlus per la promozione della comunicazione online e via WebTv
- Letterio Riso della Studio Inkimage inventore del marchio MarVasia ed immagine coordinata
- Giampietro di Mauro grafico Studio Desarts per realizzazione grafica bottiglia evento 500 anni, etichette, sigillo di Leonardo da Vinci
- Simone Guglielmini dello Studio Nice Touch che ha realizzato il rivestimento in tessuto di seta della bottiglia commemorativa
- Stefano Lunardelli della Cantina Capo di Vigna fornitore del Malvasia
- Tiziano Morato dell’Associazione Multimedia Giovani per riprese video e diffusione sul digitale terrestre
- Roberto Stagnetti di The Wow Factor per realizzazione Filmato su Leonardo da Vinci
- Stefano Imperi di Venice Fundraising & Co. per realizzazione Filmato su Leonardo da Vinci
Redazione Rete24
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