Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha presentato il pacchetto scuola, nel quale, però, non sono contenute novità riguardo alla questione dei Quota 96. Il personale scolastico, infatti, si attendeva delle buone notizie, che purtroppo non sono arrivate. Il silenzio da parte del Governo in merito alla questione preoccupa e non poco le 4 mila persone in balia di questa situazione venutasi a creare dopo la riforma Fornero.
Sono tanti, troppi, gli insegnanti e il personale ATA bloccati in una sorta di limbo dal quale sembra essere un miraggio uscirne. Il loro cammino verso l’ottenimento della pensione dura ormai da più di 2 anni, pur essendo maturati i loro requisiti, ma ad oggi ancora non c’è possibilità di abbandonare il mondo del lavoro. I Quota 96 si sentono prigionieri e vorrebbero non vedersi più negati il diritto alla pensione.
Nel corso della Festa dell’Unità c’è stata una delegazione che si è appellata al premier Renzi, affinché si trovi una soluzione, che alla vigilia delle vacanze estive sembrava imminente. Il ministro Giannini continua a dire di avere pazienza, ma questa categoria di lavoratori è ormai esausta della situazione; intanto, il ministro Poletti spingerebbe per introdurre maggior flessibilità nell’uscita dal lavoro, mentre Damiano insisterebbe nel prepensionamento a 62 anni con 35 anni di contributi, ma in questo caso servirebbero coperture economiche.
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