Come già detto in precedenza, sembra che il Governo Renzi non voglia metter mano alla riforma delle pensioni. Fino a prima delle vacanze estive sembrava dovesse arrivare una vera e propria rivoluzione, soprattutto nel settore pubblico, ma ad oggi non s’è visto assolutamente nulla. Riguardo al prepensionamento si è entrati in una fase di stallo, con numerose proposte che sono già state fatte, ma tutte per ora bocciate o accantonate. Il premier Matteo Renzi ha rassicurato che non ci saranno tagli sulle pensioni, ma non si è neppure espresso su quel che riguarda il prepensionamento.
Cesare Damiano ha proposto a più riprese di introdurre la flessibilità già dal prossimo anno, così da permettere a lavoratori e lavoratrici di poter lasciare il mondo del lavoro anticipatamente. Tutto questo servirebbe anche a dare una scossa al mercato del lavoro, ma a quanto pare il Governo non avrebbe le risorse economiche per attuare queste misure, che ricordiamo consentirebbero di andare in pensione anticipata a 62 anni di età con 35 anni di contributi. Si pensa anche ad una proroga dell’opzione donne, nonché ad un assegno pensionistico anticipato rispolverato come ipotesi da Giuliano Poletti. In questo caso si percepirebbe un assegno anticipato da ripagare poi con dei tagli sulla pensione e non si andrebbe a pesare troppo sulle casse dello Stato. Si attendono novità, si spera prima della prossima legge di Stabilità.
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