Il Governo vorrebbe rilanciare i consumi trasferendo il 50% del TFR in busta paga subito. L’ipotesi avanzata da Matteo Renzi contenterebbe ai lavoratori italiani di ricevere metà del loro trattamento di fine rapporto all’interno del proprio stipendio, anche se il dubbio resta nel fatto che le imprese potrebbero avere difficoltà a trovare liquidità. Questa novità, di cui vi abbiamo parlato già alcuni giorni fa, porterebbe subito nelle buste paga dei dipendenti il 50% del TFR, che si aggiungerebbe agli 80 euro di bonus già introdotti dal Governo.
Se si riuscisse a trovare l’accordo ed introdurre questa misura, quanto aumenterebbe lo stipendio degli italiani? Alberto Brambilla, esperto di previdenza e sottosegretario al Welfare dal 2001 al 2015, i lavoratori che guadagnano 1.500 euro lordi si ritroveranno ad avere 55 euro in più nella propria busta paga. Giustamente c’è chi non è d’accordo con questa misura del Governo, come ad esempio l’INPS, che si troverebbe ad avere un buco di alcuni miliardi di euro.
Infatti, dato che il TFR maturato dagli italiani annualmente va a finire, in parti diverse, tra fondo pensione, INPS e casse delle imprese, se si vuole concedere subito metà di questi quasi 25 miliardi di euro annui agli italiani, le casse dell’INPS si troverebbero con un buco di 3 miliardi di euro che andrebbero coperti in qualche modo. Anche per le imprese ci sarebbero perdite di liquidità di circa 14 miliardi di euro. La domanda è, se il lavoratore riceverà ora il TFR, cosa ne sarà del suo futuro quando uscirà dal mondo del lavoro? I consumi potrebbero ripartire, certo, ma è anche certo che così facendo si smetterebbe di guardare al futuro.
Web writer esperta, aiuto professionisti e imprenditori nella cura dei loro progetti di comunicazione online