Prosegue in commissione Giustizia al Senato il dibattito sul DdL riguardanti indulto e amnistia. Nonostante l’accordo sia ancora lontano, all’orizzonte si intravedono segnali di cambiamento. Il sovraffollamento delle carceri italiane preoccupa e non poco, ma il Governo ancora non ha deciso di prendere nuovi provvedimenti per risolvere questa grave situazione.
Dopo il decreto svuota carceri approvato qualche mese fa, non è stato fatto più nulla. Il numero dei detenuti è sceso, ma le misure introdotte non hanno portato a ciò che ci si auspicava. Servono provvedimenti più drastici ed una riforma totale del sistema giudiziario. Sulla questione è intervenuta nei giorni scorsi anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, la quale ha sottolineato ancora una volta come nelle carceri avvengano atti degradanti umanamente; ha poi aggiunto che in questi mesi si è fatto molto, ma l’auspicio è che la situazione possa migliorare ancora, perché il quadro generale non è certo dei migliori.
Per l’Italia, infatti, c’è il rischio che ci sia un nuovo richiamo dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo, che già in passato ha condannato il nostro Paese per mancato rispetto dei principi della convenzione europea. Nel frattempo, arrivano buone notizie dal Veneto, dove l’assessore regionale ai servizi sociali, Davide Bendinelli, ha annunciato che la giunta veneta, assieme agli enti pubblici e agli organismi provati del volontariato, intende continuare a contribuire al recupero ed al reinserimento sociale e lavorativo dei carcerati con una serie di provvedimenti.