Oggi ricorre l’anniversario della scomparsa di Roberta Ragusa, la 45enne di Gello in provincia di Pisa, sparita nel nulla la notte tra il 13 e 14 gennaio 2012. Dopo due anni le uniche cose certe secondo gli inquirenti è che la donna è morta, che il suo corpo è stato fatto sparire e l’unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere è il marito Antonio Logli. In occasione della manifestazione organizzata dal gruppo Facebook “Troviamo Roberta”, è stata svelata la notizia di una sensitiva che avrebbe percepito il corpo dell’imprenditrice sul Monte Serra in un dirupo a 500 metri dal centro abitato.
La donna è pronta ad accompagnare le forze dell’ordine nel luogo della sua apparizione, dove già sono stati trovati elementi apparsi nelle visioni della sensitiva. Anche l’ipotesi della cremazione rimane in piedi ed è sostenuta dalla criminologa Immacolata Giuliani. La donna sostiene infatti che il corpo di Roberta è introvabile perché potrebbe essere stato cremato nel cimitero comunale di Gello proprio da Antonio Logli, che aveva libero accesso al luogo anche di notte avendo lavorato nel cimitero di Orzignano. Il Logli ha le chiavi per entrare nel cimitero, dunque l’uomo sapeva come muoversi. Sempre Antonio Logli, il giorno dopo la scomparsa della moglie si recò al cimitero, perché a suo dire pensava che Roberta Ragusa potesse essere li a pregare sulla tomba della madre. L’uomo venne visto parcheggiare l’auto davanti al camposanto le ore seguenti la scomparsa della moglie. Dunque l’ipotesi della cremazione rimane in piedi, e secondo la genetista alcune tracce potrebbero essere ritrovate anche a distanza di anni e anche se il corpo fu bruciato.