La primavera 2014 è alle porte e in molti iniziano ad avere problemi con i pollini. Sono numerosi gli italiani allergici, che in questo periodo primaverile soffrono particolarmente. I pollini sono quelle particelle prodotte dalle piante per la riproduzione che si diffondono nell’aria, anche a grande distanze, del tutto innocue per la grande maggioranza delle persone, tranne che per i soggetti allergici.
Le cause sono da attribuire alla genetica, visto che gli individui predisposti producono dei particolari anticorpi quando vengono a contatto con i pollini, innescando una reazione immunitaria, la quale provoca i caratteristici sintomi allergici che conosciamo. Fra i sintomi più diffusi troviamo naso chiuso, rinorrea, la quale è particolarmente acquosa nell’allergia ai pollini, poi ci sono starnuti ripetuti, congiuntivite con lacrimazione e bruciore agli occhi, prurito agli occhi, nel naso ed al cavo orale e arrossamento della mucosa congiuntivale; c’è poi chi lamenta insonnia, stanchezza ed irrequietezza, oltre ad una riduzione di olfatto e gusto.
In alcuni casi, poi, se l’allergia colpisce i polmoni, troviamo anche tosse, difficoltà respirazione e sensazione di oppressione al torace. A creare maggiori problemi allergici sono graminacee, pioppi, betulle, salici, olmi, querce, faggi e ortiche. Per curare l’allergia ai pollini bisogna somministrare antistaminici o corticosteroidi, ovviamente su indicazione del medico di famiglia o di uno specialista allergologo.
Non ci sono metodi per prevenire questo genere di allergia, però con piccoli accorgimenti si può limitare; infatti, basta non uscire nelle giornate secche e ventose, né tanto meno dopo un temporale. Inoltre, bisogna indossare delle mascherine se si lavora all’aperto, evitare di far arieggiare le stanze nelle ore più calde per evitare che entrino pollini e lavare spesso viso e mani.