Nella giornata di ieri è ripresa la discussione in commissione Giustizia al Senato della Repubblica riguardante il tema di amnistia e indulto. L’esame dei quattro DdL sulle misure di clemenza è tornato di nuovo d’attualità, anche se non sono ancora giunte notizie risolutive, né tanto meno indiscrezioni che possano far ben sperare. Il Governo, dopo aver attuato i provvedimenti nei confronti di quei detenuti che sono stati costretti a vivere in condizioni disumane in carcere, non ha fatto altro.
Il decreto approvato nei mesi scorsi prevede sconti di pena e risarcimenti, cosa che ha ridotto il numero dei detenuti nelle carceri italiane, ma che ad oggi non ha risolto completamente il problema del sovraffollamento. Il ministro Andrea Orlando è intervenuto sull’argomento proprio nelle ultime ore, sottolineando come l’emergenza numerica è stata superata, ma ancora non basta. A Matera ha illustrato il nuovo programma che trae spunto da “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria e che mira a riformare il sistema penitenziario italiano. Il ministro Andrea Orlando ha dichiarato: “Vorrei che l’esercizio della delega fosse preceduto dalla convocazione degli Stati Generali del sistema penitenziario italiano, con la partecipazione non solo degli operatori del settore, ma anche dal variegato mondo di volontari, che in questi è riuscito a far reggere il sistema nonostante le criticità”.
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