Il Governo Renzi ha presentato alcuni giorni fa il piano di riforma denominato “La Buona Scuola”. Non sono mancate le polemiche e le critiche nei confronti del pacchetto messo a punto dal Premier assieme ai suoi ministri, che ancora una volta esclude i Quota 96, i quali chiedono a gran voce di andare in pensione. Inoltre, non sembra avere un ruolo da protagonista il mondo della scuola, che non vuole solamente subire le riforme dall’alta, ma esserne partecipe. Per questo motivo i Cobas hanno proclamato uno sciopero generale della scuola per il 10 ottobre 2014.
I sindacati chiedono risposte sui docenti abilitati dalle graduatorie d’istituto, di cui non si parla all’interno della riforma scolastica. Positiva è l’assunzione dei precari delle graduatorie ad esaurimento, ma gli altri che fine faranno? Inoltre, non piacciono i presidi manager che porterebbero la scuola a diventare un’azienda, visto che potranno chiamare loro gli insegnanti direttamente. I Cobas sono contrari al discorso che riguarda la carriera dei docenti basata sul merito e sulla concorrenza tra insegnanti per ottenere delle promozioni, contrari anche agli scatti di merito decidi dai presidi manager.
Tra le altre motivazioni che spingono a scendere i piazza ci sono anche i nodi della valutazione scolastica, della connessione scuola-lavoro e dell’ingresso dei privati negli istituti. Il mondo della scuola si unirà e manifesterà il 10 ottobre 2014 in tutta Italia.
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