Gli italiani si attendevano delle novità con la presentazione della Legge di Stabilità in merito alle pensioni, ma purtroppo così non è stato. Il Governo ha snobbato alla grande il sistema previdenziale, con diverse categorie di lavoratori lasciati nel loro brodo, dove ormai vi sono da troppo tempo. Si erano fatte più proposte per consentire loro di andare in pensione anticipatamente, ma per mancanza di coperture economiche si è pensato bene di evitare qualsiasi provvedimento.
A sorridere sono solamente gli esodati, grazie alla sesta salvaguardia approvata, mentre per tutti gli altri, tra cui i Quota 96 della scuola, ci sarà da attendere, chissà ancora quanto. Nel frattempo, il commissario straordinario dell’Inps, Tiziano Treu, ha aperto a maggior flessibilità sull’età pensionabile. In una recente intervista ha sottolineato come il Governo dovrebbe proporre delle nuove forme di pensione anticipata, con più flessibilità in uscita dal mondo lavorativo. Questo, inoltre, potrebbe favorire nuove assunzioni e, di conseguenza, anche una riduzione del tasso di disoccupazione giovanile.
Alla proposta di pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi, Tiziano Treu affiancherebbe l’ipotesi di anticipo di una mini pensione, rivolta a quei lavoratori a cui mancano 3 anni al raggiungimento dei requisiti pensionistici; questo anticipo verrebbe poi restituito in piccolissime rate sull’importo della pensione. Una sorta di prestito pensionistico già proposto da Giuliano Poletti. L’apertura dell’Inps a tutto questo servirà a far cambiare idea al Governo?
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