Nell’attesa che riprenda l’esame dei quattro disegni di legge su amnistia e indulto in commissione Giustizia al Senato, la Corte di Strasburgo ha fatto sapere all’Italia che i provvedimenti messi a punto nei mesi scorsi hanno consentito al nostro Paese di affrontare l’emergenza carceraria. Dunque, la strada da percorrere è quella giusta, ma non bisogna sedersi sugli allori e proseguire affinché la situazione nelle carceri italiane cambi ancora di più.
Gli istituti di detenzione nazionali non sono certo all’altezza della situazione, perciò andrebbe rivisto il sistema penitenziario, queste alcune delle parole del guardasigilli Andrea Orlando. Costui ha poi proseguito dicendo che bisognerebbe spingere sulle pene alternative e fare in modo che il modello di reclusione non sia passivo. Intanto, dal XIII congresso dei Radicali Italiani, Rita Bernardini è tornata a richiamare l’attenzione su quello che è stato definito il settantennale regime italiano. Il partito prosegue la sua battaglia contro le reiterate violazioni dell’Italia nei confronti dei detenuti per via del sovraffollamento carcerario e delle sue conseguenze nefaste. Alla richiesta di attuazione delle misure di clemenza si era unito anche Papa Francesco qualche settimana fa, ma il Governo ad oggi non ha ancora provveduto a considerare minimamente questa ipotesi.