Il 2015 dovrebbe essere l’anno della riforma delle pensioni. Dopo un 2014 che non ha portato grandi novità sotto il punto di vista della previdenza, dovremo finalmente ricevere buone notizie dal Governo, o almeno questo è ciò che gli italiani sperano. Tante sono state le proposte avanzate negli ultimi tempi, ma il più delle volte c’è stata una secca bocciatura da parte della Ragioneria di Stato. Intanto, si fa sempre più calda la pista che porterebbe alla pensione anticipata senza limiti d’età e senza penalizzazioni.
Proprio in merito alla cancellazione delle penalizzazioni per coloro che scelgono di andare in pensione in anticipo, nei giorni scorsi è stato approvato un emendamento alla Legge di Stabilità, che permetterà ai lavoratori di accedere alla previdenza con 42 anni e un mese (uomini) o 41 anni e un mese (donne) di contribuzione, fino al 31 dicembre 2017, senza riduzione dell’assegno pensionistico. Così facendo potranno sorridere finalmente lavoratori precoci e usuranti.
A questo provvedimento, però, si potrebbe aggiungere l’eliminazione del limite anagrafico per quei lavoratori che hanno maturato già 40 anni di contributi, ma al momento si tratta soltanto di una voce e bisognerà capire se ci saranno le coperture economiche per attuare tale misura. Questa soluzione, però, risponderebbe alle esigenze di maggior flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
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