Nei giorni scorsi, Carlo Cottarelli ha presentato il piano per la revisione della spesa pubblica nel triennio 2014-2016. Il commissario per la spending review del Governo Renzi ha mostrato al Premier la sua proposta che porterà ad un risparmio di 59 miliardi di euro nei prossimi 3 anni, di cui 7 miliardi nel 2014, 18,1 miliardi nel 2015 e 33,9 miliardi nel 2016.
Ci sarà una riduzione delle spese per beni e servizi, nonché un taglio agli stipendi dei dirigenti, che secondo il Piano Cottarelli non dovranno guadagnare più del Presidente della Repubblica (248 mila euro l’anno); per questi tagli diretti si risparmieranno 2,2 miliardi nel 2014, 5,2 miliardi nel 2015 e 12,1 miliardi nel 2016.
C’è poi la riorganizzazione delle province e il taglio alle spese degli enti pubblici, nonché una riduzione dei corpi di polizia e la razionalizzazione di prefetture, vigili del fuoco e capitanerie di porto, oltre alla riduzione e soppressione di enti pubblici. Facendo così si risparmierebbero 200 milioni nel 2014, 2,8 miliardi nel 2015 e 5,9 miliardi nel 2016.
Carlo Cottarelli propone di tagliare anche i costi della politica, compreso il finanziamento ai partiti, dai quali si risparmierebbero 400 milioni nel 2014, 700 milioni nel 2015 e 900 milioni nel 2016; c’è poi una riduzione dei trasferimenti a imprese e famiglie, come i fondi per l’istruzione, per l’editoria, per il trasporto pubblico e per lo spettacoli. I tagli della spending review riguardano anche le spese su pensioni, indennità di accompagnamento, sanità e difesa.
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